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Ulivo madre della Coratina sosta picnic Via Francigena Sud

Ulivo madre della Coratina sosta picnic Via Francigena Sud

Categoria: Listeo booking

Product Description

Ulivo madre della Coratina – area picnic e sosta rigenerante lungo la Via Francigena del Sud a Corato.

L’Area Picnic Ulivo madre della “Coratina”, donata da Areepicnic.it, è promossa dal Comitato della Via Francigena del Sud di Corato che accoglie e offre servizi ai Pellegrini che giungono a piedi dal Nord Europa per percorrere le antiche vie consolari e di fede sino in Terra Santa, a Gerusalemme.

L’Area Picnic “Ulivo madre della “Coratina” nasce per accogliere pellegrini, famiglie, giovani che percorrendo la via della Cultivar Coratina delle città dell’olio (Canosa- Andria- Corato – Bitonto) possono fermarsi per una sosta rigenerante, ammirare il paesaggio, godere dell’ombra e scorgere i tesori nascosti in questa zona tutta da esplorare perché non è solo campagna.

Questa Area Picnic sorge sulla Via Francigena “direttrice Traiana”, che congiunge Roma con Santa Maria di Leuca, immersa tra distese di ulivi e basse vigne nella campagna di Corato. Essa prende il nome di Ulivo madre della “Coratina” in onore dell’Ulivo centenario databile circa 600 anni. L’ulivo è posto a 1km dall’area di sosta proseguendo lungo viale Cascarano che conduce alla sp30 e in cui si incontra la secolare Roverella cara a Luisa Piccarreta detta la Santa di Corato. E’ un monumento naturalistico che svetta con la sua folta chioma come il progenitore della cultivar “Coratina”, tra le varietà più pregiate per la produzione di olio extravergine d’ oliva, ancora oggi lavorata in molti frantoi della zona (a 2,5 km,scendendo verso la sp30 e via Appia c’è Frantoio Petrizzelli con l’ angolo degustazione ).

Tappa 28 Andria-Corato. Lungo la Via Francigena del Sud direttrice traiana a circa 4 km dall’ ingresso dal centro abitato di Corato, città dell’Olio, è possibile fare una sosta rigenerante all’ombra di un gazebo arredato con tavolo e panca.

La sosta rigenerante è posta tra distese di vigne e ulivi della cultivar “Coratina” ed è a pochi passi dalla Roverella secolare, albero tipico del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, citato negli scritti di Luisa Piccarreta, detta la Santa di Corato.

I tesori nascosti da scoprire

In questa zona di grande interesse culturale, archeologico, paesaggistico è possibile esplorare tesori nascosti e assaporare sapori dal gusto autentico.

A 2km scendendo verso la sp30 e incamminandosi su via Appia, c’è la Chiesetta rupestre di Santa Lucia in cui è possibile ammirare l’ antico affresco dedicato alla santa. La Chiesetta dedicata all’antico culto di Santa Lucia, si distingue per la mattonella di ceramica raffigurante un pellegrino posta all’ ingresso della sua scalinata di pietra e realizzata dagli studenti del Liceo Artistico Stupor Mundi Federico II da cui provengono i Maestri d’ Arte dell’orificeria, della ceramica e del legno, presenti con le loro botteghe, nel centro della Città di Corato.

La chiesetta di Santa Lucia sorge, in realtà, sulla Antica Via Traiana di cui la Città custodisce le pietre miliari romane, disposte solitamente ai bordi delle strade per indicare la distanza di Miglia romane da Benevento città di origine della strada. La strada costruita dall’imperatore romano risale al secondo secolo dopo Cristo e fu costruita come alternativa alla via Appia, per congiungere più agevolmente Benevento con Brindisi allo scopo di collegare Roma all’Adriatico e quindi alla Grecia e all’Oriente.

Verso nord, andando verso Canosa, invece ,seguendo la sp30, è possibile scorgere il “Cippo”, il titolo di epoca asburgica che indicava il confine fra Andria e Corato .

Uscendo dalla Chiesa di Santa Lucia, mantenendo la destra è possibile scorgere una delle più grandi edicole campestri presenti in zona, quella di Santa Lucia in cui sono raffigurate Santa Lucia, Sant’Irene e l’Addolorata.

A pochi passi dalla città le ville della nobiltà ottocentesca che hanno dominato l’ assetto culturale e politico della Città di Corato sino al XXsec. e rendono affascinante il cammino verso l’ ingresso nella città nel cui cuore pulsa il ” fiat” ( il divino volere) di Luisa Piccarreta, detta la Santa di Corato, figura femminile mistica che è possibile conoscere presso la Casa Museo dell’ Associazione Luisa Piccarreta – Piccoli figli della divina volontà di Corato.

La Città di Corato

Le origini dell’attuale centro abitato di Corato si collocano nel III secolo a.C., durante il periodo repubblicano di Roma, nel XI secolo Corato come tutta la Puglia fu preda dei Normanni, e nel 1046 fu fondata ufficialmente la città di Corato e insieme all’atto di fondazione Pietro il Normanno ordinò ai capi maestri di erigere quattro torri, delle quali restano oggi labili tracce, e relative mura.

Ed è lo geografo arabo El Edrisi, che ne descrive alcune specialità nel 1155:

«Bella, popolata, nobile e deliziosa, abbondante di frutta e ferace di prodotti alimentari».

Ed è per questo che il Comitato della Via Francigena del sud  – Corato dà il benvenuto col suo paniere delle produzioni locali.

Nei dintorni

Villa Ristorante MonnaLisa, ad 1 km dall’ ulivo secolare

Azienda Agricola Santa Lucia, a circa 2 km dalla sosta rigenerante

Chiesa di San Vito, a 4 km

Sul portale inoltre sono disponibili le altre aree picnic della Puglia.

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